Sin dagli esordi di questa riunione (Fabi, Silvestri, Gazzè) che da subito mi era apparsa come una cosa bella, ho seguito sui social network il procedimento e la realizzazione di questo progetto a sei mani e tre cuori, e fin dall’inizio avevo pensato “appena fanno la tourné voglio andarli a sentire!” E ho fatto proprio bene, insieme a una mia amica. 🙂
Tre amici cantautori, diciamocelo, parecchio bravi e dall’animo gentile e sensibile, si sono ritrovati per realizzare non solo un cd insieme e una serie di concerti live in giro per l’Italia e mezza Europa (l’ordine è contrario, ma vabbè 😉 ), quindi un viaggio musicale in tutti i sensi, ma hanno anche condiviso un viaggio in Sud Sudan insieme all’associazione Medici con l’Africa, associazione che supportano anche con i loro concerti, altro punto a favore. La musica, che già fa bene di suo, si espande con un’onda di bene e carità verso altri meno fortunati.
Arrivi al palasport e trovi un palco essenziale e semplice, come loro, ma funzionale e pronto ad essere varcato dai tre e dai musicisti e ad animarsi, così, sotto le loro note e orme. C’è un cubo bianco in mezzo, le cui pareti a inizio spettacolo si aprono, e come un regalo spuntano i tre cantautori che imbracciano i loro strumenti, anch’essi minimi…ma come vanno sotto le loro mani! 🙂
Si crea da subito una bella atmosfera, calda e amichevole, tra loro stessi e tra loro e il pubblico il quale non si nega a cantare, almeno nei ritornelli, o nelle strofe più conosciute. Poi quando i tre scendono dal cubo, spiegano che quel piccolo palco ricorda i loro esordi: i locali, gli spazi minuti degli inizi, prima di giungere a eventi e luoghi più grandi e importanti, che acquistano così un sapore maggiore, perchè arrivati con il tempo, il lavoro e la costanza, senza per questo far dimenticare loro le origini.
Si alza poi un telo alle loro spalle, dove con dei fari colorati si illuminano i musicisti, un bell’effetto ottico, anche questo semplice, ma che crea un grande impatto, a me è piaciuto tanto!
Con semplicità, umiltà, divertimento e simpatia i tre vanno avanti, quando accompagnati dai musicisti, quando da soli a suonare e intrattenere il pubblico per quasi tre ore, fra canzoni nuove e vecchi successi. Emerge la bravura, la passione e la volontà di dare al pubblico qualche momento speciale dove unirsi tutti insieme in cori e battiti di mani (il concetto dell’essere tutti insieme uniti e dell’altruismo è una cosa a cui tengono molto e che traspare dal loro gruppo, dai testi, dalle loro parole durante gli intermezzi e da alcuni video che vengono proiettati, ogni tanto, alle loro spalle). E fra un’uscita e l’altra, quasi come volessero non lasciare il pubblico in modo brusco, ma iniziare a dargli l’idea che lo spettacolo sta quasi per terminare, così che il distacco sia un po’ più leggero, verso la fine del concerto viene proiettato un filmato “la preghiera del clown”, che si fa intendere un po’ quasi come un “testamento” che fanno proprio. Emerge il senso di gratitudine di poter fare e la speranza di continuare il loro mestiere, cercando di donare sorrisi e momenti di felicità al pubblico e impegnarsi in qualcosa che renda il mondo un posto più bello e felice.
Fabi, Silvestri, Gazzè, cantanti e musicisti di alto livello (accompagnati da musicisti altrettanto bravi), persone belle e positive, anche al di là delle loro capacità artistiche, cosa che traspare dal loro vissuto, dai racconti, dalle loro facce da bravi ragazzi (oramai uomini). Un concerto che lascia belle sensazioni e un po’ di nostalgia (visto che si dice che quest’esperienza non sarà ripetuta).
Fabi, Silvestri, Gazzè, due dei quali diversi anni fa furono chiamati a suonare (in occasioni separate) anche alla festa dell’unità del mio paese e di cui conservavo già bei ricordi (Tra l’altro la madre di uno di loro, mi ricordo ancora il suo racconto quando venne a suonare qua, è originaria proprio di una frazione del mio paese, ed è bello pensare che ci sia un po’ di quest’aria e di questa terra anche in lui! 🙂 ) e uno di cui, non avevo avuto mai occasione di ascoltarlo dal vivo, ma anche lui ha saputo conquistarmi e mi è piaciuto molto, e sicuramente dopo questo concerto tali ricordi saranno ancora migliori!
Fabi, Silvestri, Gazzè sono una miscela di elementi già forti se presi ognuno nel suo, ma insieme fanno davvero il botto! Un concerto bellissimo che rimane nel cuore, oltre che nelle orecchie! Concludo con il mio augurio per il futuro, per le vite professionali e personali a loro tre, se lo meritano davvero! 🙂
Aggiungo qualche foto, purtroppo non sono venute bellissime, ma come dice il testo di una canzone di uno di loro “costruire è sapere e potere rinunciare alla perfezione”, e allora diciamo che faccio mie queste parole e a tale perfezione ci rinuncio anche io 😀