Che le parole sono importanti e ognuna ha un significato particolare, è risaputo, non sta a me scoprire l’acqua calda, ma che vengono, talvolta, utilizzate impropriamente, questo sì, lo si può dire, anche perchè è possibile usarle male in tanti modi, più o meno originali.
Spesso sento dire dalle persone “amo tanto gli animali”, oppure “oh li adoro, pensa che ho cinque gatti, due cani, tre tartarughe, quattro pesci rossi, dieci cavallette e un furetto”, però poi, come dire, inevitabilmente ne osservi anche il comportamento e ascolti anche gli altri discorsi che fanno, come è normale che sia, tutto sommato.
“Uhhhh buona ‘sta finocchiona!”, “ah il cinghiale in umido della mia nonna è fenomenale”, “devo andare a far la spesa, ho finito le salsicce e volevo prendere anche una sogliola per il pranzo di domani”, “ho comprato questo bel giacchetto di pelle la settimana scorsa”, “iiiihhh che schifo, avevo un ragno e tre moscini in casa, ma uno l’ho schiacciato con una ciabattata, e gli altri li ho fatti fuori con il ddt”; “ieri sono stato in un ristorante dove fanno una fiorentina da urlo”.
E qui, la domanda sorge proprio spontanea nel tuo cervello “ma non aveva detto che gli piacevano tanto gli animali?” “che intendesse cotti al forno?”. Sì, certi dubbi spuntano subito, perchè non si può dire che si amano gli animali se si mangiano, se si uccidono, se non si rispettano…e TUTTI. Perchè uno, amare vuol dire volere bene, desiderare il meglio per quell’essere, preservare la vita, che è bene ricordare è un dono per tutti, e due, perchè dire “gli animali” comprende un’intera categoria, altrimenti è più appropriato dire “adoro i cani”, “ho la passione per le lucertole”, “stravedo per le puzzole”, ma non si può dire di amare gli animali se si rispettano solamente alcuni di loro, e facciamo sì che altri muoiano e diventino il nostro cibo o il pellicciotto del nostro cappotto. Questo a mio avviso non è amore, è fame o assecondare il piacere dei propri sensi, non certo l’ affetto per gli animali, casomai più l’affettato!
Forse, è vero anche che è una consapevolezza che, probabilmente, si acquisisce con il tempo, quando ci si rende bene conto della situazione, quando ci cade il velo dagli occhi che ci annebbia la vista. Anche io mi sono sempre dichiarata amante degli animali, anche quando ancora mangiavo carne e non ero vegetariana, ma quando ti si pone il tuo atteggiamento davanti, come un masso in mezzo alla strada, non lo puoi evitare, lo osservi e noti una delle più grandi contraddizioni, beh, lì non puoi più chiudere gli occhi, non puoi più far finta di niente, non puoi più dire “però io non li ammazzo mica”, perchè anche se non li uccidi, ma li mangi, diventi complice del sistema, del circolo vizioso, del si è sempre fatto così perchè l’uomo è onnivoro e deve mangiare e servirsi degli animali, considerati esseri inferiori a disposizione sua nel mondo. Ebbene, devo dire che allora, no, io non amavo tutti gli animali finchè alcuni di loro diventavano pezzi di cibo da ingurgitare nel mio corpo. Non li rispettavo tutti, perchè, sebbene facendomi tanta tenerezza e volendo loro bene, non facevo tutto quello che era in mio potere per cercare di proteggere le loro vite, e non dicevo NO alla loro destinazione finale, che era il piatto, piuttosto che la terra, posto in cui avrebbero dovuto stare! Perciò non si può dire di amare gli animali finchè non si è disposti a volerlo loro per davvero e fino in fondo, mettendo da parte quelle che sono le paure infondate (tipo “eh ma se non mangio la carne non sto in piedi e il mio corpo si sgretola”, “ma senza le proteine il tuo sistema si sbilancia e ti viene fuori qualche malattia”), le rinunce che sembrano insormontabili e inevitabili (spesso sento dire a qualcuno “mi piacerebbe essere vegetariano, ma io senza la mortadella non posso vivere”) o il semplice piacere del gusto (“sie, dai, che vita sarebbe senza l’impepata di cozze?). Amare gli animali, in questo caso, prevede mettere il loro bene e la loro vita come valore principale e incalpestabile, altrimenti, se non si è disposti a fare questo, si può dire qualche altra cosa, ma non parliamo di amore, per favore, perchè l’amore è un’altra cosa, come cita una canzone.
Chiudo questa riflessione con una frase che mi piace molto ed è attinente: “Gli animali sono miei amici, e io non mangio i miei amici.” (G. B. Shaw)