Venerdì del libro – Il Grande Gatsby di Francis Scott Fitzgerald

Anche se siamo a sabato…ecco la proposta per il Venerdì del libro promosso da Paola…buone letture a tutti! 🙂

Vi svelo un po’ il finale, ma non tutte le sorprese della trama…che è piuttosto avvincente, o almeno, ci sono cose inaspettate dal mio punto di vista…

Il romanzo che propongo questa settimana è uno di quelli facenti parte dei classici moderni, ed è ambientato a New York intorno agli anni ’20. Il racconto si apre con la descrizione di tre serate vissute dal narratore, che non è il protagonista principale, ma come si avrà modo di apprendere di man in mano nella lettura, è prima il vicino di casa, e poi l’amico di Jay Gatsby.

Interessante è il modo in cui viene creato il romanzo, le storie dei personaggi principali che vengono ad unirsi e avvicinarsi, e come Nick Carraway, il narratore pressoché onniscente, sia un po’ il collante della storia. Nick, infatti, si ritrova a conoscere tutti i personaggi, le loro storie, quelle più note, di dominio pubblico, e anche quelle, diciamo, tenute un po’ più nascoste.

La storia del protagonista ci viene fatta conoscere un po’ alla volta, e la sua figura molto socievole e mondana è però avvolta da arie di mistero che riguardano il suo passato (la gente mormora che abbia ucciso un uomo) o intorno al suo curriculum lavorativo, infatti alcuni nutrono dubbi sul suo ingente patrimonio e sul modo poco lecito in cui ne possa esser entrato in possesso, dato che proviene da una famiglia di umili origini.  E lo stesso narratore prova dei sentimenti contrastanti nei confronti di Gatsby, a volte lo ammira, altre dubita di lui, del suo passato, della sua sincerità, a volte gli pare una persona priva di valore, a volte un sognatore che cerca di inseguire il proprio cuore e di far rivivere un passato che lo aveva reso felice.

E alla fine è proprio questa la caratteristica di Gatsby che risalta maggiormente; egli ha vissuto per anni il sogno di riunirsi alla sua ex fidanzata Daisy, una lontana parente di Nick, e ha trovato in Nick il vero amico, confidente e collaborativo, che lo ha aiutato, almeno in parte, a riavvicinarsi a lei.

Poi entrano in gioco tragiche fatalità che ricollegano ancora di più le storie e i destini dei vari personaggi, quasi come ci fosse una calamita che tenta di tenerli sempre più vicini, e Gatsby verrà poi ucciso dal marito dell’amante di Tom, l’attuale marito di Daisy.

Nick rimane sempre vicino a Gatsby e scopre, non privo di amarezza e delusione, che di tante persone conoscenti e vicine a Gatsby quando era in vita ben poche sono quelle che rimangono accanto a questo sognatore una volta morto e che partecipano al suo funerale. Nick non lo abbandona, e scopre dal padre di Gatsby che, anche se probabilmente non sempre il giovane figlio si era comportato bene in affari, in fin dei conti era una persona generosa e di cuore, inoltre aveva aiutato il padre ad uscire dalle difficoltà economiche, quelle stesse difficoltà che qualche anno prima lo avevano fatto respingere da Daisy che  non lo riteneva abbastanza abbiente da garantirle un futuro. Ma nonostante questo Gatsby non l’aveva mai allontanata dal proprio cuore, anzi, l’aveva sempre custodita lì dentro fino alla fine, e proprio il sogno di rivivere accanto a lei, ha poi decretato la fine della sua vita.

11 pensieri su “Venerdì del libro – Il Grande Gatsby di Francis Scott Fitzgerald

  1. Ho letto un po’ in verticale perchè è nella mia lista dei desideri da anni e non voglio perdere il gusto della sorpresa. 🙂 Me ne hai fatto ricordare, grazie! ciao!

    • Ciao Cì! Giusto, spero solo di non averti rovinato troppo la sorpresa, in ogni caso la trama ne riserva diverse! A presto, un salutone! 🙂

  2. bene , questo tuo post stuzzica proprio la mia curiosità su fitzgerald! ora mi trovo a dover decidere se iniziare da gatsby o da tenera e la notte. secondo te quale dei 2 è preferibile?
    secondo me daisy è parecchio zelda….così pensato e scritto d’impulso!

    • Ciao, scusami del ritardo, ma non mi sono collegata negli ultimi giorni. Onestamente questo è’ l’unico libro di Fitzgerald che ho letto, quindi non potrei consigliarti quale è meglio. A me è piaciuto molto, e non è neanche troppo alto, così si finisce piuttosto alla svelta. Fammi sapere poi cosa ne pensi 😉 ciao, a presto!

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