Abiti lontano dalla costa, dal mare
costa tempo e sudore poterci arrivare.
Spingersi avanti, oltre la soglia
costa coraggio, animo e voglia.
Chiudere una porta, aprirne un’altra
costa invertire la rotta o abbandonare la barca.
Imparare a camminare eretti
costa gattonare, per poi cadere sbattendo testa e denti,
così come andare in bicletta o sui pattini
costa sbandate, inciampi e croste sulle ginocchia spesso presenti.
Stare bene in mezzo alla moltitudine
costa apprendere a star da soli,
apprezzare prima la solitudine.
Muoversi lungo un tragitto per raggiungere destinazioni
costa perdersi e destreggiarsi fra la marea di indicazioni.
Conoscere le cose, le regole e le persone
costa cadere in errore, a volte di proposito, altre per distrazione.
Cogliere una risata, il lato positivo e ironico che si nasconde in ogni dove
costa qualche lacrima che riga il viso, qualche graffio al cuore.
Fare un’azione per qualcuno o per se stessi
costa dedizione, amore, passione, piantare semi di affetti.
Ricordare quel che è stato, vissuto, visto o studiato
costa attenzione, nostalgia, richiede porzioni di fatica
identità e personalità che si modellano come le costruzioni.
Prendere una decisione, che è bene effettuare con la propria testa
costa fare delle rinunce: ogni scelta si pesa con la sua antitesi persa.
Crescere e progredire in ogni aspetto
costa fare un passo alla volta, andare per tentativi
comprendere che nessuno è perfetto, non spaventarsi di aver pregi e qualche difetto.
La costa è l’abbraccio della terra alla distesa di acqua salata, vasta ma non infinita,
ogni cosa ha un prezzo più o meno materiale da versare
e la sabbia che scivola da una clessidra è la moneta con cui si paga la vita.
Frascafresca
Che dire? Bella, bellissima. Da leggere e rileggere. Con tanti spunti di riflessione.
Brava davvero.
Grazie Ali, maremma, troppo buona, ma mi fa piacere ti sia piaciuta! 🙂